Adesivi per auto bambini: polemiche e paure

2022-12-21 16:55:59 By : Ms. Ada chen

Chi lo avrebbe mai detto che un adesivo per auto, all’apparenza senza dubbio innocuo, avrebbe potuto scatenare un dibattito molto accesso sui social? Ebbene, in ordine agli adesivi che ritraggono la famiglia e che vengono appiccicati sui vetri delle auto, si è scatenata una vera e propria battaglia. Ad amplificarla, ovviamente, la risonanza insita al mezzo utilizzato, ossia i social, in modo particolare Facebook. Il mondo virtuale quindi si è diviso pressochè in due fazioni, da una parte i detrattori degli adesivi per auto, dall’altra i promotori. Ma davvero gli adesivi per auto che ritraggono i bambini con i propri genitori devono diventare motivo di ansia e angoscia? Davvero devono generare così tanta paura? Vediamo nel dettaglio la polemica e le paure che hanno messo al centro gli adesivi per auto bambini.

Andiamo con ordine e prima di entrare nel merito del dibattito cerchiamo di capire che sono e perchè tante preoccupazioni destano gli adesivi per auto che rappresentano (anche) bambini. In pratica, dando seguito a una moda iniziata oramai tanti anni fa, in cui l’automobilista annunciava agli altri utenti della strada di avere un bebè a bordo. Da qualche anno sulle vetture degli italiani sono comparsi degli adesivi recanti il disegno – stilizzato – dei componenti del nucleo familiare. Al disegno sono associati anche i nomi dei bimbi e dei genitori, e così non sarà difficile scoprire che sulla determinata auto X, viaggiano Michela e Luigi con i loro bambini Marco, Fabio e Anita.

Più le famiglie sono numerose, più l’informazione risulta divertente: non sono rari gli adesivi in cui oltre ai familiari “umani” sono rappresentati anche gli amici a 4 zampe o gli altri “pelosi” di casa. Si tratta dunque di una moda divertente, che probabilmente desta complicità e spensieratezza nelle famiglie che decidono di applicare questi adesivi sui finestrini e parabrezza delle proprie auto. Va infatti sottolineato che questi adesivi non svolgono un compito di informazione: possono essere usati i nomignoli, ma nulla si sa sul cognome della famiglia o comunque non sono associate altre info utili, per esempio, in caso di incidente.

Compreso il fine degli adesivi per auto rappresentati i bimbi, andiamo alla polemica. In pratica, qualche tempo fa, a mezzo Facebook un’utente avrebbe postato un post in cui sottolineava la pericolosità di questi adesivi.

Tacciati, secondo l’utente di cui sopra, di dare informazioni riservate sulla famiglia che viaggia sulla determinata auto. Informazioni che, se ben manipolate e gestite, avrebbero potuto fornire una facile esca a coloro che, mossi da principi tutt’altro che etici, vogliono avvicinare dei bambini.

In altre parole, sapere che mamma Sara e papà Umberto sono ben lieti di viaggiare con Anton Giulio e Pier Giovanni, potrebbe essere un’arma per dire a quest’ultimo che la mamma, il papà e il fratellino lo aspettano in un determinato posto. E in quel posto, Pier Giovanni, ci deve andare proprio con il male intenzionato. Insomma, un allarme tutto sommato anche giustificabile dalla smania che abbiamo di accrescere la sicurezza, soprattutto per quanto riguarda i minori. Ma ovviamente la polemica non si è fatta attendere e sui social l’autrice del post è stata sommersa da commenti. Alcuni in cui le veniva data ragione, altri in cui le si diceva che non stava facendo altro che procurare allarme ai danni della collettività.

Naturalmente a sentirsi particolarmente toccate sul vivo dal post di cui sopra, sono state le aziende che producono e commercializzano gli adesivi oggetto della polemica. Le quali, con note più o meno ufficiali, hanno smentito categoricamente la possibilità che tali adesivi possano essere un generatore di potenziali pericoli ai danni dei più piccoli.

Certo è che il dibattito si è aperto e certo che l’utente di FB che ha generato il tutto ha dovuto manifestare il suo stupore nell’apprendere tanta attenzione per quello che poteva essere un post come tanti altri, magari da indirizzare solo a pochi intimi. Ma sui social, si sa, la cassa di risonanza è ampissima: quello che si scrive non rimane affare di pochi, ma può essere letto e condiviso da un numero pressoché infinito di utenti.

A essere nel dubbio se continuare con la simpatica moda degli adesivi sono naturalmente i genitori dei bimbi più piccoli: il tarlo oramai è insinuato nelle loro menti, il dubbio che gli adesivi possano rappresentare un rischio – se pur remoto – in effetti c’è. E allora che cosa fare? Continuare a raccontare al mondo come è composta la nostra famiglia, oppure eliminare la moda, farla cadere e tornare a viaggiare nell’anonimato? Ovviamente una risposta che possa accontentare tutti non c’è e quindi non l’abbiamo, di sicuro quando si tratta di minori la prudenza e la cautela non sono mai troppe.

Dunque la cosa migliore è ragionare con la propria testa, magari anche incrociando una serie di dati, per esempio l’età del bambino, la sua vulnerabilità nel dare retta ai fattori e persone esterne, il luogo in cui si vive. Di certo un’azione concreta di informazione va fatta – a prescindere dagli adesivi – a tutti i bambini. Spiegare loro che non si deve seguire il primo che glielo chiede, che non si devono accettare regali e altro dagli sconosciuti, che la mamma e il papà ci sono sempre sono solo alcune delle cose da fare per cercare di sradicare le paure dei genitori, responsabilizzando i bambini. Per quanto riguarda invece gli adesivi, che ognuno si senta libero di scegliere: di sicuro non sono un pericolo concerto e reale, ma forse solo un potenziale e remoto pericolo, così come ce ne sono tanti altri.

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