Onlife - I regalatori

2022-12-21 16:56:38 By : Ms. Emily Wang

Il punto di Ester Viola su tutti noi, che abbiamo in famiglia chi ritiene che una busta di soldi sia il pensiero più pratico per Natale, o lo zio che ricicla i regali e, perchè no, i sempreverdi amici appassionati di saponi e bagnoschiuma. Per non parlare dei pigiami

Il New York Times questa settimana: la lista dei 32 regali per i più esigenti. «È la carta del pacchetto che conta!». Guida ai migliori regali 2022.

È arrivata, infine. La settimana degli acquisti. Supplizio tra i supplizi di dicembre.

Solo Stefano Benni l’avrebbe saputa scrivere, in ogni caso: ecco la lista dei compratori natalizi.

Il Regalatore di Oggetti Utili. Madri, fidanzati, mariti. Sono un partito, la coalizione della concretezza. Il Regalatore di Oggetti Utili rifugge le cose belle, come se il bello gli avesse fatto qualche torto. Proprio non vogliono capire: per essere felice con un oggetto, non mi deve servire disperatamente. Settant’anni di consumismo feroce non gli hanno insegnato niente. Il pacchetto piccolo coi carati lo rifuggono. Quel foderino di velluto che preannuncia impegno di flusso bancario gli dà l’orticaria. Una borsa, che cafoneria. Meglio il Bimby.

Il Regalatore di Oggetti Inutili. Non ha mai superato l’età in cui pensi siano imprescindibili penne unicorno, evidenziatori pastèl, gommine profumate a forma di Hello Kitty. Ha l’età dei datteri e si presenta ancora con queste cineserie, cianfrusagliette, pendolucci, micoragendine a colori sgargianti: «Dentro ci sono anche gli adesivi!».

Il Regalatore Ricco. I ricchi, ah come sanno campare bene i ricchi. Hanno fatto salti di evoluzione della specie non solo nei portafogli, pure nelle teste. Scriveva F.S. Fitzgerald: «Lascia che ti parli dei molto ricchi. Sono diversi da te e me. Possiedono e si divertono da molto presto, e questo li cambia, li rende flessibili dove noi siamo intransigenti e cinici dove noi siamo fiduciosi, in un modo che, a meno che tu non sia nato ricco, è molto difficile da capire».

Anche a Natale hanno trovato la soluzione più comoda: come per la notte di Natale dei Windsor, sono consentiti solo regali scemi, orribili e che facciano ridere. Non pesa farli, anzi ti diverti, puoi arrangiarti con quello che hai in casa e ti risparmi la Rinascente il 23 pomeriggio.

Il Regalatore di Bagnoschiuma. Nel dubbio, bagnoschiuma. Marca di lusso, di semilusso, di farmacia, panna e fragola, naturale, all’argan che è il muschio bianco di questo decennio, abbinato alla bomba di colore frizzante per farsi il bagno nelle stelle filanti. Il bagnoschiuma è il re delle feste.

Il Regalatore di Cavatappi in argento a forma di Delfino. C’è qualcosa oltre la delusione, anzi la delusione non c’entra. Ti chiedi solo come ha fatto.

È il problema generale della ragion pura applicato ai minimi sistemi.

Com’è possibile tra mille cose aver scelto quella ceramica baraccona, quel soprammobile con l’angelo suonatore di liuto, quel girocollo d’argento con la perla di fiume infilata in una stellina di swarovski. Non ci sono segni di riciclo sulla confezione: sarebbe stato quasi meglio. Il cinismo del gesto sarebbe stata una spiegazione. La bruttezza per scelta è una caratteristica passata sotto silenzio perfino dai filosofi.

Il Regalatore su Commissione. Per comodità, povertà inventiva, per intelligenza o stanchezza, lui te lo chiede: che vuoi. Fammi un piacere dimmelo. Non ti offendere, ma preferisco regalarti qualcosa che almeno ti piace. Spesso una telefonata supplichevole verso il 10 dicembre. E tu allora dici: «Guanti blu», e arrivano i guanti blu. Dove non ci sono sorprese, non ci sono delusioni. Potrebbe essere pure un modo di vivere, e non sarebbe neanche troppo da compatire.

Il Regalatore Bigliettante. Non è regalo senza biglietto. E quel biglietto - nella carta di non so quale cartiera speciale - è lungo, scritto in bella grafia e a volte penna colorata, ci sono i cuori, c’è spesso una citazione di qualche libro, tutta impettita che traduce quanto ti vogliono bene. Dai leggilo - petulano subito, appena ti danno la bustina.

Tu invece non gli hai scritto il biglietto, potresti passare per sciatto, se non fosse che ogni anno il tuo regalo costa il doppio del loro.

Il Regalatore di Libri. Quello che legge un casino e pensa di indovinare le inclinazioni, i desideri, le intellettualità anche zia Agatina. Le regala Yasmina Reza, a zia Agatina, e lei metterà quell’Adelphi in salotto nella vetrinetta: «Il regalo di mio nipote! Quello che studia!». E allungherà una busta con 100 euro.

Il Regalatore di Busta con i Soldi. È una microletteratura a parte, è il presepe nel salotto di casa, è il grande romanzo italiano. Come si dà e come si riceve la busta coi soldi. C’è un codice, un inventario di espressioni vergognose, mani piene di rughe che s’allungano contente nelle tasche di nipoti a consegnare il tesoretto accartocciato. «Comprati quello vuoi»: c’è dentro un poco di poesia e un poco di libertà, potrebbe scriverci una canzone solo Lucio Dalla.